Storia della Diocesi di Lugano

Facciata della Cattedrale di Lugano. Foto Quadroni

Le Terre ticinesi, ab immemorabili e sino alla fine del secolo XIX, erano soggette, dal profilo ecclesiastico, parte alla Diocesi di Milano e parte a quella di Como. Per secoli Como e Milano ne avevano curato l’evangelizzazione, guidando le sorti della vita ecclesiale in Ticino, soprattutto grazie allo zelo pastorale dei vescovi che, anche personalmente, visitarono queste zone.Celebri fra tutte le visite di san Carlo Borromeo. La cura pastorale si espresse anche nella realizzazione di importanti istituzioni sociali. In primo luogo nell’ambito scolastico.

L’antico desiderio di avere una Diocesi propria divenne più forte a partire dall’Indipendenza del Cantone Ticino nel 1803. Attraverso diverse difficoltà di carattere politico e religioso, mediante le Convenzioni del 1884, tra governo federale e Vaticano, si arrivò dapprima alla separazione canonica delle parrocchie del Cantone Ticino dalle Diocesi di Milano e di Como e poi alla nomina del primo Amministratore apostolico nella persona dell’Arcivescovo Eugenio Lachat, già vescovo di Basilea, il quale arrivò in Ticino il 10 agosto 1885 e morì il 1 novembre 1886.

Suo successore, dal 1887 al 1904, fu l’arciprete di Bellinzona, Vincenzo Molo, sotto la cui amministrazione nacque e si consolidò la diocesi di Lugano. Il 7 settembre 1888, Leone XIII con la bolla “Ad universam” fondava la Diocesi luganese: “…erigiamo in perpetuo la Chiesa parrocchiale e collegiata di Lugano, denominata San Lorenzo, a Cattedrale. Perciò costituiamo e fondiamo in perpetuo, nella predetta chiesa di San Lorenzo, una sede ed una cattedra vescovili per un prelato insignito di carattere episcopale che in qualità di Amministratore Apostolico della Santa Sede, ad essa immediatamente soggetto, governerà tutt’intero il Cantone Ticino”.
In questa situazione giuridica si trovano gli altri vescovi amministratori apostolici che successero a Lachat e Molo: Alfredo Peri-Morosini (1904-1916); Aurelio Bacciarini (1917-1935); Angelo Jelmini (1936-1968); Giuseppe Martinoli (1968-1978).

Sotto l’episcopato di Mons. Martinoli l’8 marzo 1971, l’Amministrazione Apostolica del Cantone Ticino venne staccata canonicamente dalla Diocesi di Basilea ed il Vescovo sedente portò per la prima volta il titolo di Vescovo di Lugano. Il 25 aprile 1971, una solenne celebrazione nella cattedrale di Lugano inaugurava la nuova diocesi.
Successore di Giuseppe Martinoli fu il Vescovo Ernesto Togni (1978-1986). Con l’ordinazione episcopale del 29 giugno 1986 gli successe il Vescovo Eugenio Corecco (1986-1995). Sotto il suo episcopato venne costituito l’Istituto Accademico di Teologia di Lugano, elevato poi con decreto della Congregazione dell’Educazione Cattolica del 20 novembre 1993 a Facoltà di Teologia.
Il 9 giugno 1995, successore di Eugenio Corecco viene eletto mons. Giuseppe Torti, che riceve l’ordinazione episcopale nella Cattedrale di San Lorenzo il 10 settembre 1995; nel 2003 presenta le dimissioni, ma rimane in carica fino al gennaio 2004. Termina la sua vita terrena il 14 marzo 2005.
Gli succede Mons. Pier Giacomo Grampa: eletto vescovo il 18 dicembre 2003, riceve l’ordinazione episcopale il 25 gennaio 2004. Il 4 novembre 2011 presenta le dimissioni in ossequio alle disposizioni canoniche; rimane in carica fino al 7 dicembre 2013, anno in cui viene eletto Mons. Valerio Lazzeri. Dopo quasi 10 anni di servizio alla Chiesa che è in Lugano, il Santo Padre in data 10 ottobre 2022 ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi presentata dal Vescovo Valerio.
Attualmente, la cattedra di San Lorenzo è vacante e affidata dalla Santa Sede all’Amministratore apostolico S.E. Mons. Alain de Raemy.