È passato un anno da quando Papa Francesco ha deciso di affidare la gestione della Diocesi di Lugano a un Amministratore apostolico, nella persona di S.E. Mons. Alain de Raemy. Il Vescovo Alain ha quindi ritenuto opportuno prendere contatto con il Nunzio Apostolico a Berna, S.E. Mons. Martin Krebs, per chiedere alcuni chiarimenti circa la tempistica, i diritti e i doveri di un Amministratore apostolico, trascorso il primo anno di servizio.
Mons. Krebs ha quindi indirizzato una lettera di spiegazioni, pregando che la stessa venisse trasmessa ai fedeli e alle autorità civili (v. allegato). sostanza, il Nunzio ha confermato che Mons. de Raemy rimane alla guida della Diocesi a disposizione del Santo Padre e continua ad avere tutti i diritti, le facoltà e gli uffici di un Vescovo diocesano, in modo da garantire alla Diocesi lo svolgimento della sua attività ordinaria. Anche se non può stravolgere l’organizzazione della Diocesi stessa, egli ha la facoltà di sviluppare e migliorare tutte le potenzialità di tematiche
specifiche, anche pastorali. Ha persino il dovere di promuovere tutto quelle che è già stato avviato in passato (per esempio, lo sviluppo delle Reti pastorali). Inoltre, anche se all’Amministratore non è data competenza di nominare Vicari generali, episcopali o foranei, oppure Consigli diocesani, egli può però designare dei Delegati, sia per la pastorale che per la gestione dei Vicariati.
Queste figure esercitano tutte le facoltà che spettano a un Vicario. Inoltre, l’Amministratore continua a essere affiancato dal Collegio dei consultori per quanto riguarda le decisioni più importanti che prevedono una specifica consultazione. Per la Diocesi di Lugano, i membri di questo consesso sono i Canonici effettivi del Capitolo della Cattedrale.
A queste mansioni, dopo il primo anno si aggiungono alcune disposizioni particolari che riguardano la gestione dei Presbiteri, relativamente all’escardinazione, all’incardinazione o allo spostamento in altra Diocesi dei preti attivi nella pastorale.
Allegato