Dal pellegrinaggio diocesano a Lourdes si torna con il cuore colmo di speranza

di Katia Guerra

I più di 300 fra pellegrini, ammalati, volontari, presbiteri tornano a casa con il cuore colmo di gioia e di nuova fiducia, dopo aver trascorso cinque giorni a Lourdes, ai piedi della grotta dove la Vergine Maria è apparsa a Bernadette. Alla Madonna hanno affidato fatiche, dolori, ma anche gioie e speranze, nella certezza di trovare ascolto e accoglienza. «Dio ci sorprende sempre, ci offre qualcosa di buono quando meno ce lo aspettiamo», ha ricordato mons. Alain de Raemy durante uno dei momenti di meditazione, prendendo spunto dal miracolo alle nozze di Cana e a partire da alcune riflessioni di papa Francesco contenute nel suo recente libro autobiografico Spera. «Ci dice che dobbiamo avere speranza, perché il vino migliore deve essere ancora servito». Un messaggio che riscalda i cuori soprattutto degli ammalati che a Lourdes attingono la forza per affrontare, una volta tornati a casa, la quotidianità.

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