Nella sua dichiarazione del 18 ottobre 2024, la Conferenza dei Vescovi svizzeri (CVS) ha comunicato ufficialmente l’esito dell’indagine canonica preliminare, condotta dalla Santa Sede su accuse mosse contro alcuni membri della Conferenza episcopale. In essa, la CVS dichiara: “Sono stati individuati errori, omissioni e mancanze nell’ambito delle norme procedurali canoniche, che i vescovi deplorano profondamente. Allo stesso tempo, non è stata riscontrata alcuna trasgressione che richieda ad oggi l’apertura di un procedimento penale interno alla Chiesa.” (Comunicato stampa del 18 ottobre 2024).
Nel comunicato si legge anche che “sono previste altre tre lettere”. L’Amministratore Apostolico della Diocesi di Lugano, S.E. Mons. Alain de Raemy, dichiara di non aver ricevuto alcuna lettera personale in merito. Inoltre, da una verifica della suddetta affermazione della Conferenza episcopale con gli uffici competenti della Santa Sede è emerso che non è prevista alcuna ulteriore lettera.