Monsignor Eugenio Corecco

nato il 03.10.1931, ordinato vescovo il 29.06.1986, morto il 01.03.1995

Nato il 3 ottobre 1931 ad Airolo, viene ordinato sacerdote il 2 ottobre 1955 a Bodio; consegue la licenza in teologia e il dottorato in diritto canonico. E’ eletto vescovo di Lugano il 5 giugno 1986 e consacrato il 29, festa dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, a Lugano. Il 27 aprile 1992 costituisce l'Istituto Accademico di Teologia di Lugano, elevato poi con decreto della Congregazione dell'Educazione Cattolica del 20 novembre 1993 a Facoltà di Teologia e Mons. Corecco ne diviene il primo Gran Cancelliere. Dopo lunga malattia, vissuta quale testimonianza di fede e di amore, si spegne alle 14.55 del 1° marzo 1995, nella sua camera nel palazzo vescovile. I funerali si svolgono con grande partecipazione di popolo il 4 marzo nella Cattedrale e la salma viene deposta nella cripta del Santuario del Sacro Cuore a Lugano.

Per saperne di più, vedi anche
www.eugeniocorecco.ch

Esiste anche una "Associazione Internazionale Amici di Eugenio Corecco, Vescovo di Lugano"
c/o Collegio Pio XII, via Lucino 79, 6932 Breganzona
tel. e fax 091 966 60 56

Lo stemma: In omnibus aequitas quae est Deus

Motivazione della scelta di San Gottardo, come simbolo personale del vescovo.
San Gottardo fu prima abate in Baviera e poi vescovo di Hildesheim all'inizio dell'undicesimo secolo. Un precursore della cultura europea che ha fondato una scuola di musica e di pittura, che nei brevi anni del suo episcopato ha costruito ben 30 chiese ed è per questo che l'iconografia rappresenta il Santo con un modellino di chiesa. Non saranno le chiese quelle che mancano oggi, ma un vescovo è costruttore della chiesa di Cristo, per cui San Gottardo è stato scelto come patrono dal vescovo Eugenio. Il suo culto si è diffuso in tutta l'Europa, dal nord della Germania a Milano, dove esistono due chiese in suo onore, dalla Lituania alla Spagna. Il colle San Gottardo poi è il simbolo di tutto il Ticino, della nostra unità etnica e culturale, della nostra italianità. Ha determinato la storia di tutte le genti che ci hanno preceduto in queste vallate e nelle quali si riconosce ogni ticinese.

Inquartato: al I e IV campo d'azzurro e di rosso, alla graticola di San Lorenzo d'oro sul tutto; al II e III d'argento al busto di San Gottardo di Hildesheim, tenente il pastorale nella destra e sostenente un modellino di chiesa con la sinistra, il tutto di rosso.

Omelie